PROVA A PRENDERMI

New York, 1963. Frank W. Abagnale Jr. (Leonardo Di Caprio) è il tipico quindicenne americano di buona famiglia degli anni '60. Ma l'improvviso dissesto finanziario del padre e il divorzio dei genitori piombano nella sua vita all'improvviso. Scosso soprattutto dalla separazione dei genitori scappa di casa.

Ma come sbarcare il lunario? Irrompe, pur non avendo nessun requisito, a cominciare dall'età, come co-pilota alla Pan Am, grazie ad una divisa da pilota della stessa compagnia.

Nel suo dna ci sono evidentemente tracce degli imbrogli di papà Frank senior (Christopher Walken), se grazie alla stessa divisa e ad una macchina marcatrice per alterare i numeri, comincia a cambiare assegni fasulli in quantità industriale, tanto da entrare presto nel mirino dell'Fbi, che gli sguinzaglia dietro l'agente scelto Carl Hanratty (Tom Hanks), esperto in frodi bancarie e come il suo antagonista solo al mondo.

Una faccia tosta da non credere e un'abilità diabolica nei travestimenti rischiano di far impazzire l'ostinato segugio.

Ci vorranno anni per stanarlo ma tra i due finirà per crearsi un insolito rapporto filiale.

PROVA A PRENDERMI è una scorrevole, nonostante la durata consistente, e spigliata commedia poliziesca che Steven Spielberg, che dirige con ironico brio (vuole divertirsi e si vede nda), ha tratto dalle autocelebrative memorie di un leggendario ex truffatore.

Cast superlativo, regia impeccabile memore tanto della commedia di costume quanto della suspence hitchcockiana, un tono leggero mantenuto per due ore.

Tanto di cappello alla magnifica ricostruzione d'epoca (con tanto di titoli di testa in stile anni '60, musiche alla Henry Mancini, scelta dei colori e tutto il resto) e ai due misurati protagonisti, il volutamente grigio Tom Hanks e il viso d'angelo (e da schiaffi) Leonardo Di Caprio, per un ottimo esempio di cinema di entertainment.