RAG. ARTURO DE FANTI, BANCARIO PRECARIO

L'imbranato bancario, il ragionier Arturo De Fanti (Paolo Villaggio) e sua moglie Elena (Catherine Spaak), sposati da tempo e tutti e due di moralità incerta, si trovano in difficoltà finanziarie.

Per di più devono parecchi salari arretrati alla domestica Esmeralda (Enrica Bonaccorti) che si è insediata nella dimora dei padroni come ospite in attesa che gli vengano liquidate le spettanze arretrate.

Per risolvere il problema prima Arturo poi la moglie decidono di fare della loro casa una comune e quindi di portarsi a casa i rispettivi amanti in cambio di una buona fetta dei loro introiti.

Insomma una sperimentazione pionieristicamente della famiglia allargata.

Nel pericoloso menage familiare le cose funzionerebbero se non arrivassero in casa anche i rispettivi coniugi degli amanti, i nuovi compagni e gli amici. Tutto questo per superare le difficoltà economiche e la crisi degli alloggi.

In bilico tra pochade e commedia degli equivoci, il film, diretto da Luciano Salce, si trascina stancamente in un vano tentativo di satira sociale.

La pellicola, che è una sorta di Fantozzi apocrifo (malgrado il fatto che regista e attore siano gli stessi, De Fanti si risolve in una sbiadita imitazione del personaggio villaggesco nda), vede la presenza di Annamaria Rizzoli nel ruolo dell’amante showgirl.

Il vero motivo cult del film è comunque rappresentato da un’Enrica Bonaccorti pretelevisiva e fiammeggiante che non esita a mostrare cosce e tette in un insolito ruolo da sexy cameriera.

Salce nella sua lunga carriera ha fatto di meglio, pure se Anna Maria Rizzoli ed Enrica Bonaccorti nel film sono molto e gradevolmente nude in una commedia degli equivoci con spruzzatine sexy.