Luino, Lago Maggiore. "Come dice il Mantegazza, alla mia età ho bisogno delle tre c: caldo, coccole e cibo!".
E' ormai arrivato alla conclusione che è giunto il momento di accasarsi il funzionario del fisco (vicedirettore) Emerenziano Paronzini (Ugo Tognazzi), menomato di guerra della Campagna d'Albania ("Dovevamo rompere le reni alla Grecia, Hanno rotto il culo a me!").
Così a messo gli occhi sulle tre inappuntabili e non avvenenti sorelle Tettamanzi, che conducono un'esistenza all'insegna della morigeratezza e della castità. Oltre che essere zitelle e benestanti.
E ne sposa una, Fortunata Tettamanzi (Angela Goodwin).
Installatosi nella villa come unico gallo del pollaio, l'ex scapolo d'oro non ci mette molto ad entrare anche nel talamo delle altre due sorelle, dall'ardore mai sopito, Camilla (Milena Vukotic) e Tarsilla (Francesca Romana Coluzzi). L'harem perfetto.
Buona cucina e tanta lussuria gli giocano un brutto scherzo.
VENGA A PRENDERE IL CAFFE'...DA NOI è una commedia grottesca e spassosa, un ritratto satirico che, senza nessuna pretesa sociologica (credo nda) narra dei vizi e delle ( rare) virtù dell'opulenta provincia italiota, attaccata a schemi che si fondano (fondavano?) su molta apparenza, ipocrisia e opulenza ostentata.
Decisamente in parte le tre coprotagoniste, con Tognazzi in stato di grazia.
Splendido nella caratterizzazione del suo personaggio, con la gamba sghemba ma decisamente proteso verso il suo obiettivo, meschino e determinato come pochi (potrebbe ricordare un prof. Tersilli meno caciarone).