
Purtroppo anche la sua amica universitaria Beatrice (Barbara Kero) insegue ancheggiando l'identico obbiettivo.
Intanto la conduttrice televisiva Amalia (Monica Guerritore) colleziona pezzi grossi nel proprio letto: basta con i programmi pomeridiani, ora pretendo la prima serata.
E una rapida carriera è pure il traguardo della disinibita valletta Alessia (Debora Cali).
MUTANDE PAZZE è lo sgangheratissimo esordio cinematografico, che si spinge ben oltre i Bastioni di Orione del trash, del prode tuttologo (tranne che regista?) Roberto D'Agostino, che racconta le "imprese", tra squallori e miserie, di quattro soubrette quarantenni per le quali il sesso fa rima con successo, soprattutto quando cominciano a sentirsi sorpassate.

I dialoghi sono sicuramente irritanti, ma che fa, parlano, benissimo, i sederi in esposizione.
Insomma manufatto in tutto e per tutto d'impianto televisivo che solo per convenzione dobbiamo chiamare film, anche se dissacrante (quando non feroce verso il sottobosco televisivo) al punto di restare nel limbo vedendosi precluso il passaggio proprio in TV.
Solo una riflessione: MUTANDE PAZZE anticipa le rivelazioni postribolari di Vallettopoli?