Italia, chissadove sul mare. E' proprio stanco il vecchio Loppi (Ciccio Ingrassia), gestore dell'ex glorioso ristorante Eden.
Ho venduto al mobiliere Azzaro (Carlo Croccolo), impenitente fedifrago e cafone arricchito, proprio quello che oggi festeggia le nozze d'oro con un pranzo, comunica agli smarriti camerieri prima di allontanarsi (su un'ambulanza).
Ci giochiamo tutti il posto!!! Chiarisce Loris Bianchi (Paolo Villaggio), maitre di sala della vecchia guardia che può vantare nel curriculum, tra l'altro, di aver servito addirittura alle dipendenze di Donna Rachele Mussolini, agli spaesati e spauriti colleghi Mario Tangaro (Diego Abatantuono), Agostino (Marco Messeri) e al fumantino cuoco Germano (Antonio Catania).
E intanto l'orrendo Azzaro figlio (Antonello Fassari), gioca al gatto con il topo.
L'ultima speranza? La schedina del Totocalcio...
CAMERIERI è una commedia corale decisamente più agro che dolce, sarcastica e disgustosa con sconfinamento nel malinconico. Attori in buona forma, ognuno calato nel suo personaggio alle prese con le miserie della vita, facente parte di un sottobosco formato da cinici, fanfaroni, uomini squallidi presi a schiaffi dalla vita, o semplicemente perdenti.
A conti fatti nel film c'è una summa di squallore, prepotenza, egoismo e vigliaccheria che ricorda moltissimo BRUTTI, SPORCHI E CATTIVI, corredata da un sentore vagamente felliniano.
Sembra che il regista abbia lasciato molto all'estro degli attori, che sono talmente bravi che diventa impossibile fare una graduatoria di merito.
Si esagera un po' nel voler distruggere i protagonisti, tendendo a ripetere il concetto, ma nel complesso, ci troviamo di fronte a uno dei prodotti migliori usciti dalla commedia italiana degli anni '90, erroneamente scambiato da molti per un film frivolo.
Forse stona il liberatorio e zuccheroso lieto fine, ma CAMERIERI è quella che si dice una pellicola riuscita.