IL NEGOZIATORE

Chicago. Lo sbirro di colore Danny Roman (Samuel L. Jackson) è specializzato nella guerriglia "senza colpo ferire" ai sequestratori: se uno si barrica in casa con un ostaggio, l'incanta con un giro di parole e lo convince a desistere.

Fino a che una vocina amica lo avverte: qualcuno dei nostri ha fregato due milioni di dollari dal fondo invalidità degli agenti di polizia.

L'incauta vocina viene messa a tacere (per sempre) e il nostro uomo incastrato.

Sono innocente, tuona, e imitando uno dei matti cui dà per mestiere la caccia si barrica nel grattacielo del Dipartimento, tenendo sotto tiro quattro ostaggi, tra cui il supercontrollore Niebaum (J.T. Walsh).

Poi chiede di parlare solo con il collega Chris Sabian (Kevin Spacey): riuscirà il nostro a stanare il negoziatore impazzito?

Poliziesco veramente originale, diretto da F.Gary Gray in maniera serrata, con l'aggiunta di un paio di scene veramente spettacolari.

Peccato per le troppe chiacchiere delle trattative, che sovrastano le sparatorie.
Protagonisti molto bravi, con il povero J.T. Walsh morto alla fine delle riprese, dopo una vita "da cattivo".

Certo, i voltagabbana della polizia americana non valgono quelli della politica italiana.