
Doti sexy apprezzate anche dal collega appuntato Tarallo (Alvaro Vitali) e dal commissario Scappavia (Lino Banfi).
Accorrendo alla richiesta d'aiuto del piccolo Armandino, che non ritrova la madre, la determinata ed avvenente poliziotta si mette alla ricerca della donna scomparsa.
Sfidando i suoi dubbiosi superiori e giungendo ad indagare su un incredibile giro di prostituzione.
Per sventare l'odioso mercimonio non le resta che farsi credere una spogliarellista ed infilarsi nel night club del malavitoso italo-americano Joe Maccherone, per risalire ai vertici dell'organizzazione
Riuscirà la sexy poliziotta a sgominare l'odioso traffico ed assicurare i malviventi alla galera?
LA POLIZIOTTA DELLA SQUADRA DEL BUON COSTUME è il seguito de' LA POLIZIOTTA FA CARRIERA del 1976, dalla medesima trama alquanto inconsistente.
Secondo film di una trilogia che ha per protagonista Edwige Fenech, inverosimilmente romana, nei panni (ridotti) di una improbabilissima poliziotta.
Certamente piace agli estimatori del genere (la Fenech è sempre la Fenech nda) che troveranno godimento nelle forme della protagonista, la divina Edwige Fenech, più che nella struttura comica quasi infantile che si abbina a frizzi e lazzi di terz'ordine.
Una trama quasi ridicola gonfiata all'inverosimile da scenette e inseguimenti che dovrebbero far ridere ma che in realtà annoiano dopo pochi minuti.
Con l'aggiunta di qualche bottiglia di whisky J&B (siamo pur sempre in pieno 70' style).
Inutile dire che non manca la scena della doccia, come da copione.
Il corto circuito erotico bella donna-uniforme da poliziotta è elementare ma, evidentemente, all'epoca tirava molto.
In sintesi con LA POLIZIOTTA DELLA SQUADRA DEL BUON COSTUME siamo nel trash.