THE BEACH

Bangkok. E' sbarcato nella caotica città thailandese affamato di vita ed avventura il giovane americano Richard (Leonardo Di Caprio).

Nell'albergo conosce lo schizzato pazzoide inglese Daffy (Robert Carlyle), che prima di rendere l'anima al creatore, gli consegna una misteriosa mappa.

Ecco l'isola dei miei sogni, mormora il giovanotto.

Su, venite con me, propone alla coppia di coetanei francesi, la bella Françoise (Virginie Ledoyen) ed Etienne, disposti a seguirlo a nuoto alla meta.

Il paradiso terrestre, pur incantevole, si rivela un inferno per colpa della poco amichevole comunità guidata dalla vulcanica Sal (Tilda Swinton), che per restare in quel paradiso è scesa a patti con i coltivatori di marijuana.

E intanto arrivano nuovi ospiti incautamente messi sulla pista proprio dal giovane americano.

Peggio i contadini infuriati con kalashnikov o gli squali affamati?

THE BEACH è un eclettico e diseguale film diretto da Danny Boyle che considero bello a metà, dove si blatera di ecologia, pacifismo, libertà fino a quando la realtà non si presenta alla porta e il messaggio new age va a farsi benedire.

Trama che nasce thriller, prosegue avventura, assume tinte rosa (che vuole signora mia c'è pur sempre Leonardino Di Caprio) poi tinte splatter e pure 5 minuti da autentico videogioco.

Storia sufficientemente intrigante, location strepitosa, buona (e a suo modo folle) interpretazione di Di Caprio.

Il plot narrativo tuttavia non mantiene un ritmo costante, con conseguenti cali di tensione. Come i momenti di avventura e delirio onirico alla Apocalypse Now/Il cacciatore nella fase dell'isolamento di Di Caprio dalla comunità della "spiaggia" e gli  inserti nonsense (il videogioco suddetto).

Stesso discorso per le musiche (belle), utilizzate a volte in modo poco coerente con il contesto scenico.