VITA SMERALDA

Sardegna, agosto. Tre ragazze, Luana (Francesca Cavallin), Elena (Benedetta Valanzano) e Silvia (Eleonora Pedron), ventenni stanche di vacanze normali, fatte di campeggi e falò sulla spiaggia, decidono di diversificare le loro ferie.

Così mollano i loro morosi e lasciano il camping per tuffarsi tra i vip nella patinatissima e super glamour Costa Smeralda, meta italiana incontrastata di divi, divette medianiche e vippame di serie C, immergendosi in un'atmosfera vita tutta feste e yacht.

Cercando di imitare la disinvolta Marika (Elena Santarelli).

Intanto sullo yacht manovrato dal Capitano (Guido Nicheli), il trafficone Jerry (Jerry Calà) scopre di avere una figlia russa.

VITA SMERALDA è una desolante commediola vacanziera del regista a tempo perso Jerry Calà, già interprete di numerosissime commedie stile Milano da bere.

Il nostro impapocchia una storiella di rara sciatteria, colma di goliardici doppi sensi e attraversata di striscio da qualche noto decaduto (Lele Mora) e qualche noto ancora in voga (Flavio Briatore).

Anche se bisogna ammettere che resta difficile giudicare una simile pellicola, soprattutto perchè non si capisce bene cosa volesse fare Calà.

Sembrerebbe un inno al vuoto assoluto e alle sgallettate sculettanti dalla mutanda calante. Ma la cosa però che salta all'occhio è che Calà, sguazzando veramente in tale ambiente, si limita a descrivere le varie storielle inconsistenti, a proporci il classico grasso riccone russo post comunista prepotente e idiota, senza però sbilanciarsi in giudizi.

Peccato anche per il compianto Guido Nicheli, sprecatissimo.