
Se una donna ha gli stessi diritti di un uomo, perché non può diventare una guerriera nel più rischioso dei corpi speciali?
La politicante femminista annusa il colpaccio: l'affare può portare i voti delle donne. Inoltre la ragazza ha ottime note di servizio.
Nelle camerate, ufficiali e reclute sentono qualche rimescolio, ma il sadico istruttore John Urgayle (Viggo Mortensen) la tratta come gli altri. Anzi, peggio.
E vai con marce sotto la pioggia, soste nella gelida acqua paludosa, torture, mancanza di riposo e di sonno, brutalità, pasti-spazzatura consumati in piedi in non più d'un minuto e mezzo, prove di affogamento, reclusione in gabbia, botte, umiliazioni e urla, urla, urla perenni del prepotente ufficiale istruttore pazzoide.
E l'inevitabile impresa militare.
SOLDATO JANE, probabilmente il punto più basso della carriera di Ridley Scott (mica uno qualsiasi), è un ridicolo, retorico ed eterno fumetto social-militare, un pasticcio femminista-bellicista.
La storia non sta in piedi, nonostante il ritmo forsennato, e le frasi fatte sono un'infinità.

Il tutto consedensato in una battuta della bella ma gasatissima (troppo) soldatessa: «Capo istruttore, mi succhi il c...!».