L'affascinante moglie Francesca (Edwige Fenech) dorme beatamente, ma il marito obnubilato dalle (inesistenti) corna, si accorge che nel ripostiglio si nasconde una persona: spuntano due piedi, inequivocabilmente maschili.
Convinto che sia l'amante di Francesca, in un primo momento l'avvocato fa finta di nulla, chiude a chiave il ripostiglio e, la mattina seguente, parte con la dolce metà, apparentemente tranquillo, per una lunga vacanza in giro per l'Italia, con lo scopo di scoprire chi sia l'amante.
Il viaggio è un tormento, dovunque ha incubi osceni: chi sarà mai l'amante della mia disonesta (e conturbante) signora? Ha torto l'azzeccagarbugli geloso a rodersi il fegato con sempre più lussuriose allucinazioni, se ne accorgerà al ritorno.
Il suo pretenzioso film, sceneggiato con Enzo Jannacci e Beppe Viola, è un tentativo di satira dei licenziosi trastulli della buona borghesia, un rifacimento in età avanzata della pellicola IL MAGNIFICO CORNUTO diretto (con altro spessore) da Antonio Pietrangeli molti anni addietro (1964), con la splendida Claudia Cardinale.
Però che spettacolo anche la conturbante Edwige Fenech, così nuda e così bella.