LA PROSSIMA VITTIMA

Los Angeles. E' bloccata in un ingorgo la felice madre di famiglia Karen McCann (Sally Field) proprio nel giorno del compleanno della sua figlia Megan.

E mentre parla con il cellulare con la figlia diciassettenne Julie, si trova costretta ad ascoltare, angosciata, impossibilitata ad intervenire, l'aggressione alla ragazza, stuprata ed uccisa nella casa vuota.

Grazie al lavoro del sergente Joe Denillo (Joe Mantegna) il colpevole, il pluripregiudicato Robert Doob (Kiefer Sutherland) è arrestato, processato ed infine prosciolto, da un giudice garantista, per un vizio di forma.

Karen disperata, in crisi professionale e in rotta anche col pur comprensivo ed addolorato marito Mack (Ed Harris) decide di farsi giustizia da sé.

LA PROSSIMA VITTIMA è un violento e morboso, corretto e scontato, dramma poliziesco del regista John Schlesinger in modalità stanco, nonostante le finezze nella descrizione dei rapporti familiari.

Tenta di creare atmosfere angosciose mentre si scaglia con sbrigativa esagerazione contro l'ottusa burocrazia (tutto il mondo è paese, verrebbe da dire) incartata su cavilli giudiziari.

Kiefer Sutherland, come cattivo, gigioneggia in modo imperdonabile, mentre Sally Field sembra alquanto improbabile come implacabile giustiziera.