Il destino li fa incontrare ai remi di una galera dove, dopo essersi raccontate le reciproche storie, stringono un amicizia momentanea, ma la ciurma si stanca presto di loro e li butta in mare.
Toccata terra le loro strade si dividono, e ognuno percorre il suo itinerario: il primo viene ingaggiato da una tristanzuola compagnia di comici, l'altro va a servizio dallo squattrinatissimo Hidalgo (Vittorio Gassman, specializzato nel ruolo, diremmo).
Quando si ritrovano pensano bene di unirsi per vendere le grazie della seducente prostituta Rosario (Giuliana De Sio). La scaltra donna befferà entrambi.
Il regista Mario Monicelli riscopre, vent'anni dopo il mitico "L'Armata Brancaleone", l'avventura chiassosa, cialtrona e stracciona, avvalendosi dei migliori attori italiani su piazza (in quel momento), splendidi costumi, una storia senza dubbio vivace malgrado sia punteggiata da molte volgarità gratuite.
La sensuale Giuliana De Sio esibisce con notevole grazia delicate (semi)curve senza veli.
Con gli ingredienti suddetti, presi uno per uno, le componenti del film sono apprezzabili: fotografia, costumi, paesaggi, regia di Monicelli che governa la miscela di spregiudicatezza scanzonata.
Ma il risultato complessivo è assai inferiore alla somma degli addendi.
Ispirato al famoso romanzo spagnolo Lazarillo de Tormes (1554) di autore ignoto. Musiche di Lucio Dalla e Mauro Malvasi.