
Il delitto perfetto fallisce ma l'odiata signora, fedifraga per di più, subirà una cocente punizione. Fino a quando non alzerà il velo...
Lo scrittorello di fantascienza Della Spigola (Paolo Villaggio) si accende per la bellissima moglie Carla (Nadia Cassini) solo dopo averla travestita da Regina Nera del pianeta Phobos. Finchè l'aliena a lungo invocata arriva sul serio. Il poveretto si ritroverà vittima di un singolare abduction.
Lo scalcinato bersagliere Roberto Micozzi (Enrico Montesano) si perde con un manipolo di commilitoni alle grandi manovre, con tanto di colonna corazzata. Finiranno per "invadere" il Canton Ticino, rischiando di provocare una guerra tra Italia e Svizzera.
IO TIGRO, TU TIGRI, EGLI TIGRA è una poco brillante e discontinua commedia a tre tempi, con gli stessi attori e la stessa formula del precedente TRE TIGRI CONTRO TRE TIGRI del'anno prima. Diretta dall'inedita coppia Giorgio Capitani-Renato Pozzetto che giocano sui paradossi e sulle gag surreali.
Probabilmente tirandola in lungo più del necessario e ottenendo un film che fa sorridere di tanto in tanto e ridere quasi mai.
Estremamente alterno l'episodio con Cochi e Renato (trovate geniale arricchite dal loro mitico nonsense e banalità scontate) carico della comicità surreale tipica delle produzioni settantiane del duo.
Pessimo quello con Paolo Villaggio nell'ennesima disavventura pseudo-fantozziana (ad esclusione del momento al semaforo), decisamente inguardabile.
Sufficientemente divertente (ad essere buoni) quello con un ruspante Enrico Montesano. Specialmente quando il protagonista romano parla ed assume espressioni analoghe a quelle dei marines dei film yankee.
Nadia Cassini e il suo leggendario lato-B si vedono troppo poco.
Bravi ma desolatamente a corto di battute decenti i quattro protagonisti maschili di questo IO TIGRO, TU TIGRI, EGLI TIGRA. Che però fa pensare a quell'Italia semplice degli anni '70.