
Per manager ha l'avida, asfissiante ed egoista Alice (Melissa Leo), madre di altrettanti odiose figlie in fotocopia, oltre che del tossico Dicky Eklund (Christian Bale).
Lo schizzato Dickie è stato un pugile promettente e, così si narra, una volta ha addirittura messo al tappeto Sugar Ray Robinson. Sbruffone e sregolato, dopo un lampo di fama Dickie ha accartocciato la propria esistenza nei fumi del crack.
Micky, timido e schivo, è un vero talento ma, soffocato dalla ‘fama” di Dickie, idolatrato nella cittadina periferica in cui vivono, e dall’asfissiante e numerosa famiglia, non riesce a tirar fuori le proprie potenzialità.
Fino a quando Micky viene mandato allo sbaraglio in un incontro e da lì cresce pian piano il desiderio di affrancarsi da una famiglia davvero troppo pesante da sopportare.
L'incontro con l'avvenente barista Charlene (Amy Adams) offre un ulteriore impulso a questa separazione. Non sarà un percorso facile ma il fratellone sarà in grado di rimettere in riga la sua vita pur di spingere il fratellino verso il titolo.
E ora botte da orbi!!!
THE FIGHTER è un sofferto, emozionante dramma, ambientato in una di quelle cittadine operaie, dove tutti sono poveri e all'apparenza infelici, e che parla di personaggi e vicende reali.
Buon film di riscatto e perdono, costruito con una sceneggiatura che mette in risalto i rapporti e i conflitti coi personaggi, lasciando la boxe in un piano minore. Tutti gli elementi resi benissimo da un cast in ottima forma: Bale certamente è aiutato dall'interpretare un personaggio più complesso, ma il suo talento nel mostrare un uomo che ha buttato via la sua vita e quella della sua famiglia è reso in maniera convincente ed efficace, a un millimetro dalla macchietta.
I due protagonisti trovano il riscatto sul ring, ma solo Christian Bale arraffa l'Oscar, con Melissa Leo.
Non un capolavoro, ma sicuramente un film coinvolgente.