CONFUSI E FELICI

Roma. La diagnosi è spietata: entro tre mesi diventerà cieco.

Così il depresso e cinico Marcello (Claudi Bisio), psicanalista che esercita senza vocazione, avverte i dodici pazienti sull'orlo di una crisi di nervi: vi abbandono.

La segretaria segretamente innamorata Silvia (Anna Foglietta) ne raduna sei: dobbiamo aiutarlo.

Ok, rispondono in coro Nazareno (Marco Giallini), pusher razzista di borgata che soffre di attacchi di panico e ha un figlio in arrivo; Pasquale (Massimiliano Bruno), che ha quarant'anni e una dipendenza dalla madre e dai carboidrati;
Vitaliana, una ninfomane che vorrebbe realizzare i suoi sogni erotici, Betta e Enrico, una coppia in debito di sesso e di passione e Michelangelo (Rocco Papaleo), telecronista cornuto che ha un problema a gestire la sua rabbia e il tradimento della moglie con un tedesco.

CONFUSI E FELICI è una commediola corale poco originale e poco divertente, un ennesimo filone di romanità (e overdose di romanesco) proposto dallo specialista  Massimiliano Bruno, che dopo due film compie un passo indietro.

Situazioni poco veritiere, personaggi caricaturali e gag non proprio memorabili conducono a uno sviluppo narrativo tendente al favolistico nonostante il poco buonista finale.

Bravissimo Marco Giallini, una spanna sopra gli altri. Claudio Bisio, spesso simpatico e divertente, stavolta fa le stesse facce di tutti i film precedenti.