
Ci sono solo nove giorni per addestrare il giovanotto, convinto con le buone (centomila bigliettoni), a fingersi il congiunto, di cui ignorava l'esistenza, stecchito a Praga mentre trattava l'acquisto di una comoda bomba termonucleare portatile proveniente dall'ex URSS.
Con il nome d'arte di Michael Turner, e una gran faccia tosta, il nostro si tuffa nel tentativo di non far cadere nelle cattive mani il terribile ordigno.
Quindi segue prima la scia del trafficante russo Adrik Vas, presto ucciso, poi del suo carnefice, il perfido capoclan serbo Dragan Adjanic.
Che fuochi d'artificio.

Parte come MISSION:IMPOSSIBLE, ma all’ingresso in scena dello scalmanato Chris Rock la deviazione plana su un timido tentativo di commedia hip hop.
Anthony Hopkins, in evidente trasferta premio, si aggira annoiato con lo stuzzicadenti perennemente incollato alle labbra e sembra voler dire: mi hanno chiamato che avevo appena finito di pranzare...
Il film ha il fiato cortissimo, giusto per uno scatto da centometrista: alla prima curva si affloscia, tediando e copiando.