I due inseguono la primula rossa Strom (Raul Julia) capo di una spietata gang di ladri d'auto e socio della seducente Liesel (Sonia Braga).
La recluta è un discreto poliziesco, abbastanza scontato ma vivacemente su di giri, che sfrutta una storia già vista ( il rapporto poliziotto vecchio/poliziotto giovane si è visto molte volte).
L'arzillo sessantenne (all'epoca) Clint Eastwood, che ha prodotto, diretto e interpretato il film, si dimostra capace di rinnovare gli stereotipi del cinema d'azione con una grande cura, un sapiente uso della luce e del suono, una sagacia di montaggio, la strepitosa sequenza iniziale dell'inseguimento in una Los Angeles notturna, imprese atletico-acrobatiche alternate a gag a ripetizione.
Il suo Pulovski – battuta sarcastica facile, metodi drastici e antibuonista – è un alter ego di Callaghan, aggiornato e corretto agli anni novanta, che nel secondo tempo cede la parte dell’eroe a Sheen, mutatosi da incravattato pivello (con trauma infantile alle spalle) a vendicatore rabbioso e sanguinolento.
E visto che c'è il nostro Clint tirato a lucido si produce in acrobazie erotiche negate a ben più verdi contorsionisti: guardare per credere come, pur legato a una sedia, si diletta con l'ardente e famossissima attrice di soap opera Sonia Braga, che qui interpreta una spietata e silenziosa malvivente.