Ecco perché il mastodontico sceriffo del paesello (Bud Spencer) che indossa un argentea tuta di amianto per la caccia alle api viene scambiato per un extraterrestre.
A sua volta l'omone in precipitosa fuga s'imbatte in uno spaurito ragazzino (Cary Guffey) che si proclama un alieno di nome H-725 e proveniente dalla lontanissima costellazione di Vega e i cui poteri paranormali hanno già suscitato l'improvviso interesse dei soliti cattivoni del Pentagono.
Ma con quell'energumeno nei paraggi è meglio pensarci su due volte.
UNO SCERIFFO EXTRATERRESTRE...POCO EXTRA E MOLTO TERRESTRE è una commediola diretta da Michele Lupo dal taglio di favola, bonaria e tenera, esente da volgarità e stracolma di zucchero, scritta su misura per il gigante buono, che precorre alcuni temi poi sfruttati con ben altra intensità da Steven Spielberg (E.T.).
Leggero e fracassone, si regge essenzialmente sulle situazioni tipiche della coppia formata da un adulto e da un bambino, cui si unisce un simpatico tocco fantasy. Per una serata spensierata in famiglia.
Bud Spencer è molto più attendibile (e simpatico) allorché molla gli abituali sganassoni di quando è alle prese con il piccolo partner, il simpatico C. Guffrey, il ragazzino di "Incontri ravvicinati del terzo tipo".
Seguito da Chissà perché... capitano tutte a me.