S.W.A.T SQUADRA SPECIALE ANTICRIMINE

Los Angeles. Il sergente nero, spesso anche d'umore, Hondo Harrelson (Samuel L.Jackson) viene richiamato alla base per costituire una nuova squadra speciale di pronto intervento.
Riunisce così cinque piedipiatti mettendo accanto a Jim Street (Colin Farrell), faticosamente sottratto alla lista nera del rancoroso capitano Fuller, Deke Kaye (Li Cool J), TJ McCabe, Michael Boxer e la grintosa e letale madre di famiglia Chris Sanchez (Michelle Rodriguez).

Si comincia in salita: la prima gatta da pelare è davvero grossa.

Il crudele latitante francese Alex Montel (Olivier Martinez), che, ripreso dopo un sanguinoso tentativo di evasione, urla guardando in camera: cento milioni di dollari a chi mi libera.
La cosa ovviamente ingolosisce le bande varie ed eventuali della città.

Ma il messaggio viene prontamente raccolto soprattutto dall'ex poliziotto, radiato, Brian Gamble (Jeremy Renner).

Liberamente ispirato alla serie televisiva degli anni 70, S.W.A.T. dimostra inequivocabilmente che gli sceneggiatori hollywoodiani non riescono da qualche anno a produrre altro che film d’azione fatti con lo stampino, indistingubili tra loro, fatta eccezione per la coppia di protagonisti scelti alla bisogna.

Il film in questione, dopo una prima fase di introduzione ai personaggi troppo lunga, inutilmente ridondante nel minutaggio speso per l’addestramento e poco incisiva nell’azione iniziale della squadra speciale anticrimine, diventa concitato e fragoroso nella seconda anche grazie ad una semplice ma efficace trovata degli sceneggiatori che permette di ribaltare le parti in campo e che affida ai protagonisti il ruolo di difensori piuttosto che attaccanti.

Il regista Clark Johnson mette (apparentemente?) alla berlina gli scarsi controlli che vengono effettuati in quello che dovrebbe essere il paese più attento del mondo a questi particolari, una delle scene migliori e più divertenti è girata all’arrivo del boss francese nell’aeroporto di Los Angeles.
Il cast è chiaramente multirazziale, multietnico e piattamente poco sorprendente.

Più bizzarra del solito la scelta del beffardo finto cattivo di turno, ruolo questa volta affidato ad uno stralunato Olivier Martinez che non sembra minimamente credibile nella parte.

In definitiva non si può dire che lo spettacolo manchi, punteggiato da un'assordante colonna sonora, pur tra i soliti inseguimenti a rotta di collo e sparatorie infinite, ma la storia è alquanto inverosimile.