UNA DONNA IN CARRIERA

New York. L'altezzosa, potente quanto antipatica manager di successo, Katherine Parker (Sigourney Weaver), si ritrova come segretaria, trasferita da altro ufficio, l'ambiziosa Tess McGill (Melanie Griffith), una modesta ragazzotta diplomata alla scuola serale.

Succede che la bella capessa si rompe una gamba sciando ad Aspen e l'altra  approfitta della sua assenza per renderle la pariglia di una grave scorrettezza.

Ragione per la quale conclude al suo posto una grossa transazione attraverso l'agente di borsa Jack Trainer (Harrison Ford), al quale nasconde la verità, ossia di essere una semplice portaborse. Bionda e piacente, ma pur sempre portaborse.

Guarda caso lui è anche l'amante segreto della manager, ma in un batter d'occhio si infila sotto le coperte con Tess.

Facile immaginarsi la furia del capo che, tolto il gesso, scopre di aver perduto nello stesso tempo scrivania e fidanzato.

UNA DONNA IN CARRIERA è una piacevole commedia degli equivoci, un po' ruffiana, diretta dal regista Mike Nichols, che ironizza con sarcasmo sulla lotta spietata per arrivare alle poltrone più ambite.

Deve il successo al ritmo eccellente, alla cura dei particolari, alla bella fotografia, alla sagace direzione degli interpreti di classe, con le due seducenti vamp (la Griffith anche in topless) che cercano di rubarsi la scena a vicenda.

Cinque nomination e oscar per la canzone "Let the River Run".