UNA LAMA NEL BUIO

New York. La bionda Brooke Reynolds (meryl Streep), assistente alle vendite di un'importante casa d'aste, piomba nello studio delllo psichiatra neo divorziato Sam Rice (Roy Scheider) per parlargli in gran segreto del suo datore di lavoro, George Bynum, passato a miglior vita.

Questi, da poco cadavere, era infatti un paziente abituale dello studio, nonchè amante della ragazza: ecco dottore, le rendo l'orologio del defunto. Lo fa avere alla moglie?

Il medico si appassiona al caso, e pur sospettando, come del resto la polizia, della reticente e spaurita fanciulla, decide di aiutarla.

La verità in una villa isolata davanti al mare di Long Island.

UNA LAMA NEL BUIO è un elegante thriller psicologico piacevole e davvero ben recitato, piuttosto "hitchcockiano": sia per la bellezza eterea della biondissima e spaurita Meryl Streep che per diverse scene senz'altro ispirate.

Decisamente buona l'atmosfera che conserva il fascino e il sapore dei gialli anni 70 e apprezzabile l'ambientazione, prevalentemente in una casa d'aste. Buona la suspense che si viene a creare nel finale ambientato in una villa isolata, anche grazie a qualche scheggia onirica, quasi horror.

Un po' forzata la caparbietà dello psichiatra interpretato da Roy Scheider che, inspiegabilmente e ostacolando le indagini, decide di perorare la causa della sconosciuta, fragile, presunta omicida (ex amante del suo paziente).

Insomma film che merita di essere rivalutato.