I VICHINGHI

Scozia, IX secolo. Cacciati dal proprio regno è in cerca di conquiste per una nuova libertà l'esiguo gruppo di vichinghi che solca le onde.

Una tempesta ben fatta e quel che resta della nave (vichinga, ovviamente) s'arena sulle rocce: dovevano arrivare in Gran Bretagna ma si trovano spiaggiati in Scozia.

Scoperto con il primo scontro (e il primo accento) il luogo in cui si trovano, con vichinga rassegnazione il manipolo superstite, guidato dal prode Asbjorn (Tom Hopper), prende atto di essere nel luogo peggiore: dietro le linee nemiche.

Si mette così in marcia verso un lontano insediamento, una lunga corsa contro tutti per rimanere vivi e, in qualche maniera, fuggire da quella terra. Un cammino irto di ostacoli e agguati.

Ed ecco una carrozza superscortata: trasporta Lady Inghean, figlia nientemeno che di Re Dunchaid.

Rapirla sarà una buona idea? Certo che no.

I VICHINGHI è una sorta di cappa e spada ambientato in terra scozzese con l'aggiunta di presunti vichinghi (da qui il titolo). Naufragio iniziale e poi rapimenti, invocazioni agli dei, un inesauribile avvicendarsi di frecce, trappole, spadoni, torri e ponti per culminare con il liberatorio finale.

Filmetto abbastanza banale e scontato in cui i magnifici panorami del Sud Africa non riescono a salvare l'esilità del tutto. Chiaramente il cast semisconosciuti non aiuta.

Personalmente trovo il titolo abbastanza fuorviante.