TRE TIGRI CONTRO TRE TIGRI

Tre episodi. Come soffre il pretino di campagna don Cimbolano (Renato Pozzetto) nel paese rosso: la chiesa è sempre vuota.

Più che la fede poterono le malelingue visto come accorrono i compagni quando si sparge la voce che lo sfigato pretino flirta con la vistosa Diana (Kirsten Gille), moglie del pastore italoamericano Joe Martini (Cochi Ponzoni).

La concorrenza insomma.

La disinvolta contessa Lucrezia Marini (Dalila Di Lazzaro) abborda il timido rappresentante Oscar Bertoletti (Enrico Montesano), e, ignorando che è un evaso, lo invita a fuggire con lei: che trappola, la ragazza è un’attrice dello Specchio segreto di Nanni Loy.

L’avvocaticchio fifone Scorza (Paolo Villaggio) è in volo, nonostante la sua fobia, su un piccolo aereo da turismo con la poco avvenente contessa Giada Nardi (Anna Mazzamauro).

Per salvare la megera dalla catalessi dovrebbe sedurla, anzi possederla più volte: meglio precipitare.

Difficile stabilire una gerarchia di valori tra i 3 episodi farseschi in chiave licenziosa, tutti di grana grossa, che compongono questa esile commediola a tre scomparti, diretta dal tandem Sergio Corbucci- Steno.

Una classica commedia ad episodi, diseguale, Anni Settanta, a cui non bisogna chiedere troppo se non un sano svago.