BATMAN BEGINS

Gotham City. Bruce Wayne (Christian Bale), giovane rampollo erede di un illuminato filantropo, vede i suoi genitori assassinati da un rapinatore. Incapace di liberarsi del senso di colpa, inizia un vagabondaggio che lo porta fin sulle vette dell'Himalaia, dove Ra's Al Ghul e l'ambiguo maestro Ducard (Liam Neeson) lo iniziano alla via del loro culto ninja, addestrandolo alle arti marziali.

Wayne è deciso a servire la giustizia e tornato a Gotham City, trova in Carmine Falcone (Tom Wilkinson), potente trafficante di droga, in combutta con l'altrettanto crudele dottor Crane (Cillian Murphy),corrotto psichiatra, i due più acerrimi nemici, dietro ai quali però pare celarsi qualcuno di ancor più potente. L'unico modo per combatterli è diventare un simbolo, che dia forza e speranza alla gente.

Quindi spalleggiato dal fedele maggiordomo Alfred (Michael Caine) e dallo scienziato dell'azienda Lucius Fox (Morgan Freeman), che lo dota di ricchi gadget tecnologici, indossa un abito nero, con maschera e mantello, e vola sulla città per sconfiggere il Male.

Per chi non l'avesse capito, questo simbolo si chiamerà Batman, l'uomo-pipistrello (Bruce Wayne ha il terrore dei pipistrelli) terrore dei criminali nella metropoli della corruzione.

Troverà un alleato nel poliziotto onesto (raro come un tartufo bianco nella metropoli corrotta) Gordon (Gary Oldman) e l'amore nel sostituto procuratore Rachel Dawes (Katie Holmes).

BATMAN BEGINS è un assordante e cupo, ma indubbiamente di ottima fattura, fumetto fantastico, tratto come sempre dalle striscie di Bob Kane, scritto e diretto da Christopher Nolan, specializzato nell'esplorazione dei meandri più fangosi della mente umana, pronto a tuffarsi nella giovinezza del popolare supereroe, per precedere nella narrazione tutti i film che gli sono succeduti.

Questo quinto capitolo della moderna traduzione in pellicola di uno tra gli eroi a fumetti più amati di sempre è, come dicevo, ben confezionato, ed è quasi tutto merito dello stesso regista: Nolan immerge la trama in un'atmosfera cupa ma non barocca ed elude abilmente gli stereotipi pacchiani (in agguato ad ogni angolo nei film tratti da fumetti).

Un'ultima menzione per Christian Bale, ottimo in un cast stellare ma sottotono: finalmente un volto credibile per il Cavaliere Oscuro.

E l'ironia del beffardo Michael Caine delizierà i più grandi.