Déjà vu - Corsa contro il tempo

New Orleans, martedi grasso. Sono morti in 543 nell'attentato che ha fatto saltare in aria un traghetto fluviale. Doug Carlin (Denzel Washington), l’agente dell’ATF, sezione alcolici, tabacchi e armi da fuoco, incaricato di indagare sull’attentato terroristico rimane colpito dalla bellissima Claire Kuchever (Paula Patton) il cui corpo senza vita viene rinvenuto lo stesso giorno sulle rive del fiume.

Come mai ha tre dita tranciate di netto e il segno di un nastro adesivo sulla bocca? Scoprirà presto che l’omicidio è collegato all’esplosione. E la risposta sarà uno choc prontamente verificato: la ragazza è morta molto prima dello scoppio.

Un sopralluogo nel suo appartamento conferma tutti i dubbi.
Avvicinato da Pryzwarra (Val Kilmer), agente dell’FBI, Doug è reclutato per la durata dell’indagine da un’unità segreta altamente tecnologica che gestisce informazioni satellitari, registrazioni digitali che ricostruiscono e osservano gli avvenimenti passati.

Convinto di investigare un passato finito e accaduto che gli permetterà di scovare l’attentatore, Doug scopre che la scienza ha piegato quel passato fino a costruire un ponte col presente e che forse c'è un modo per salvare in blocco le vittime: utilizzare il sistema battezzato Biancaneve per balzare indietro nel tempo. Difficile resistere a Claire e alla tentazione di alterare il corso degli eventi.

E adesso caccia serrata all'ignoto terrorista.

Inverosimile ma abbastanza eccitante poliziesco fantatecnologico diretto dal fratello considerato (a torto) meno dotato Tony Scott, che scende nei fiumi melmosi della Louisiana post Katrina, rimpiazzando un disastro naturale con uno sociale: il terrorismo.

Nella prima lunghissima sequenza che prelude l’attentato, il regista concentra il momento più spettacolare del film, il più fedele al suo stile ipercinetico, adrenalinico e patinato. I suoni, le musiche, le risate e gli schiamazzi sollecitati fino a brillare nel fragore dell’esplosione introduttiva, basterebbero da soli a riempire gli occhi e la mente dello spettatore.

Lascia invece sconcertati l’improvvisa virata fantascientifica, la porta spazio-temporale passato/presente che corregge, fino ad annullarla, l’interessante trovata tecnologica di scorrere il passato, individuarne le falle e risolvere le indagini. Con il superatletico Denzel Washington che si muove con l'agilità di un gatto tra oggi e ieri.

paula patton nakedBisogna dire che l'uso del dèjà vu è privo di qualsiasi implicazione filosofica e mero pretesto per raggiungere l’happy end sentimentale.

Perchè le fatiche di Denzel vengono ricompensate dalla fascinosa presenza di Paula Patton, una Whitney Houston molto, ma moolto più sexy.

Insomma un incipit magnifico e verosimile, una regia dinamica (con la fissazione per le immagini satellitari o similari) e sempre originale, tuttavia almeno stropicciati da una storia di fantascienza improbabile. O amorosa.