ALEX L'ARIETE


Come soffre l'esuberante brigadiere del Gis, Alessandro Corso (Alberto Tomba).

Per salvare un neonato in pericolo, piombato nel bel mezzo di una azione, non è stato in grado di evitare la morte di un collega.

Trasferito sull'Appennino per punizione, come missione gli tocca trasferire a Roma la bionda Antaleva (Michelle Hunziker).

La ragazza è accusata d'aver ucciso l'amica Giada.

In realtà la ragazza è inseguita dai killer di un insospettabile, il "Grande Maiale" (Orso Maria Guerrini).

Il porcellone è solito tenere festini hard e sadomaso sul suo yacht. Insomma tanto sesso condito con sberle.
Pronto a far fuori le belle fanciulle che hanno rallegrato i festini ma provano a spifferare tutto.

Mi fido solo di te, gli confida la bionda presunta assassina, mentre il baldo carabiniere la trascina da un rifugio di fortuna all'altro.

Tentando di scansare guai e pallottole.Riusciranno i nostri eroi, eccetera e eccetera?

ALEX L'ARIETE è una deprimente e pedestre commedia parapoliziesca, un vero e proprio (s)cult, indimenticabile esempio di ridicolaggine ed involontario kitsch cinematografico.

Una storia ai limiti dell'indecenza, con tanto di spot all'Arma (alla quale del resto l'Albertone delle nevi apparteneva davvero).

Rappresenta inoltre il primo (e fortunatamente ultimo) tentativo di portare l'ex campionissimo degli sci AlbertoTomba, rigido come (e peggio) di un baccalà, sullo schermo cinematografico, sicuro di contare sulla sua strafottente inflessione bolognese.

Inutile dire che sarebbe stato rifiutato da qualsiasi filodrammatica degna di questo nome. Il risultato finale, montaggio e fotografia al limite dell'amatoriale, dialoghi da sala giochi e musiche stile Atari, offende la memoria dei fratelli Lumière.

Rimane il mistero del perché un regista serio come Damiano Damiani si sia fatto coinvolgere in un'operazione così ardita.

La futura signora Ramazzotti e poi Trussardi, la vistosa e graziosa svizzerotta Michelle Hunziker, squittisce senza sosta sfoderando curve sensazionali.

Probabilmente con due bravi doppiatori, avrebbero risolto il 50% delle magagne di ALEX L'ARIETE, ma tant'è.

Va visto almeno una volta nella vita.