VIRUS LETALE

Cedar Creek (California). La città è in stato d'assedio, proclama il generale guerrafondaio McClintock (Donald Sutherland), che vorrebbe raderla al suolo.

All'origine di un'epidemia più pericolosa dell'AIDS e di Ebola è il virus Motaba, importato da una ovviamente ignara scimmietta africana introdotta illegalmente nel paese. Purtroppo il contagio si diffonde, in questo caso, anche per via aerea.

E sta sterminando la popolazione.

E' davvero micidiale, conferma l'esperto ufficiale medico Sam Daniels (Dustin Hoffman). L'inascoltato dottore aveva già incrociato il virus in Africa, tra un litigio con la (quasi) ex moglie, la bella immunologa Robby (Rene Russo), e l'altro.

Se si diffonde nel resto degli Stati Uniti addio.

Mentre la scienza si mobilita nella febbrile ricerca di un antidoto e le forze armate valutano seriamente la possibilità di sganciare ordigni nucleari sull'intera cittadina dove è esploso il contagio, l'apprensivo generale Bill Ford (Morgan Freeman) spedisce il dottore in Zaire.

Riuscirà il nostro eroe a trovare un vaccino e a frenare la foga dei Falchi del Pentagono?

VIRUS LETALE è un fazioso e ansiogeno thriller batteriologico del tedesco Wolfgang Petersen, liberamente ispirato alle ricerche epidemiologiche sui virus di provenienza africana.

Bisogna riconoscere che VIRUS LETALE è diligentemente girato, rispettando i canoni dei blockbuster hollywodiani ma senza grandi impennate registiche.

Un film, dotato di cast stellare, che fa leva sulla paura del contagio, drammaticamente avvertita al giorno d'oggi, che già negli anni '70 aveva ispirato opere premonitrici come  La città verrà distrutta all'alba.

L'attenzione dedicata da Dustin Hoffman alla preparazione del proprio ruolo (scambiato per Superman) va perduta nel ritmo piuttosto lento di un  film che si batte furiosamente con le colombe.

Buona (e ci mancherebbe) la prova degli attori. Kevin Spacey era addirittura nel suo periodo d'oro (è lo stesso anno di SEVEN  e dei SOLITI SOSPETTI).

In definitiva trattasi di pellicola vedibile ma anche evitabile.