THE WAR - IL PIANETA DELLE SCIMMIE

Terra, anno 2028. Tra uomini e scimmie ormai è guerra totale. Da una parte Cesare, condottiero giusto e malinconico, che abbandona presto l'idea di raggiungere la pace con la fazione nemica.

Di fronte a lui lo spietato colonnello McCullough (Woody Harrelson) e le sue truppe armate fino ai denti.

Il militare ribelle (gli uomini sono divisi in due fazioni nda) si rifiuta di cedere il Pianeta ai primati e, al grido di "siamo noi l'inizio e la fine", marcia con le sue truppe per distruggerli tutti. E quando l'ufficialone stermina molti primati tra cui moglie e figlio maggiore di Cesare, per la scimmia resta solo la vendetta.

A scapito anche del resto del branco che pagherà l'ira del condottiero, finendo prigioniero in una sorta di gulag.

Addentratosi con un pugno di scimmie in una landa innevata, però, Cesare incontrerà una bimba muta, l'unica creatura che sembra possedere ancora un briciolo di umanità.

Quale sarà l'esito del conflitto e il destino delle due specie e di tutto il pianeta?

THE WAR - IL PIANETA DELLE SCIMMIE costituisce la chiusura ideale della trilogia di reebot (termine utilizzato per indicare il riavvio di una saga cinematografica nda) de IL PIANETA DELLE SCIMMIE.

L'idea di fondo è che con questo cupo, a tratti molto duro e struggente terzo capitolo, raggiunga l'apice il conflitto tra scimmie ed esseri umani, con un braccio di ferro finale che decida chi debba ereditare il pianeta.

E concludere la vicenda di Cesare, la scimmia superintelligente che comanda gli animali ribelli.

Ottima la regia di Matt Reeves, soprattutto nel gestire i tre colpi di scena finali. Girato con discreto ritmo, evita allo spettatore pause troppo prolungate, puntando su, rabbia, follia e cieca vendetta, che possono trasformare il pianeta in un inferno in terra.

Woody Harrelson è impegnato in una spudorata imitazione kurtziana nel ruolo del colonnello fuori di testa.

Come se non fosse abbastanza chiaro il debito con APOCALYPSE NOW, a un certo punto su un muro si legge "Ape-pocalype now".

Molto suggestive ambientazioni e fotografia. Da vedere.