SIGNS

Buck County, Pennsylvania (USA). Dopo la morte della moglie, ha perduto la fede il reverendo agricoltore Graham Hess (Mel Gibson), pedre dei piccoli Morgan e Bo.

Il fratello minore Merrill (Joaquin Phoenix) è andato a vivere con lui nella fattoria per dargli conforto e una mano a falciare l'erba.

Un giorno il reverendo scopre degli enormi cerchi tracciati nella piantagione di granturco intorno alla sua fattoria. Il fenomeno si manifesta anche in India e, successivamente, in tutto il mondo.

E' opera di alieni particolarmente pericolosi e abili nel non farsi individuare. Qualcuno di loro si muove anche nei pressi della fattoria.

SIGNS è un insulso thriller psicologico, scritto e diretto dal genio, sempre più presunto, M. Night Shyamalan (IL SESTO SENSO). Bisogna dire che il regista si muove con sicurezza nel territorio del paranormale e del contatto con gli alieni.

Per quasi due ore si aggira con sicumera tra paranormale e fantascienza, menando il can per l'aia. Già verso metà film si comincia a perdere interesse, nonostante il cast annoveri alcuni elementi di spicco.

Anche perché questa volta si avvale di un Mel Gibson dalla recitazione decisamente poco ispirata.

Giustamente massacrato da SCARY MOVIE 3, che se non altro dà un senso a questo film. Evitabile.