Chiaramente la cosa non fa piacere ad entrambi quando il capitano li accoppia per incastrare un potente narcotrafficante, Yves Perret (Jack Palance). Questi ha gli appoggi giusti e riesce facilmente a metterli in mezzo, facendoli arrestare per un omicidio mai commesso.
Finiti in un carcere, prendono tante botte da riempire due film, ma una volta evasi regolano i conti, restituendole con interessi da banca (da usuraio, per capirci).
Movimentato e violento poliziesco del sovietico Andrej Konchalovski (A trenta secondi dalla fine) che ripercorre strade largamente battute facendo un fritto misto di Arma letale, Cobra, Sorvegliato speciale, Miami Vice e tecnologia da James Bond messe in scena con l'alibi della lotta contro la droga.

Unico plauso al leggero senso dell'umorismo che permea il film e a Sylvester Stallone che, sorprendentemente, riesce bonariamente a prendere in giro il suo personaggio.