FUORI IN 60 SECONDI

Los Angeles. Randall "Memphis" Raines (Nicolas Cage) è un insuperabile ladro di auto, il migliore, ma molla tutto perchè la madre è preoccupata che il fratello provi ad emularlo e si trasferisce su, nel nord (America), a gestire una stazione di servizio e una piccola pista da kart.

In sua assenza, complici cattive compagnia, lo stupido fratello Kip (Giovanni Ribisi) intraprende comunque la carriera di ladro d'auto, ma senza il successo del fratellone. Finisce così per indebitarsi col crudele boss Calitri, sadico killer ebanista, e viene quasi preso dalla polizia, impersonata nel film dal Detective Castelback (Delroy Lindo).

Manda quindi un disperato esseoesse al fratello maggiore: il gangster minaccia di uccidere il ragazzo se il fratellone non gli porterà entro settantadue ore cinquanta vetture di lusso.
Eccoti la ricca lista.

Rientrato a Long Beach il malcapitato ricostituisce l'antica squadra, con l'anziano meccanico Otto (Robert Duvall), l'ex fidanzata Sara (Angelina Jolie) e il tuttofare Atley (Will Patton).
Frenetica corsa contro il tempo e il comprensivo tenente Castlebeck.

FUORI IN 60 SECONDI è un concitato e fragoroso poliziesco (o meglio, car movie) tutto azione del regista di videoclip Dominic Sena, tanto abile nelle folli gimcane su Ferrari, Porsche e Ford Mustang, tanto deficitario nell'approfondimento dei personaggi e nello sviluppo di una storia.

Il film si richiama alla tradizione dell'"usa e getta". Diciamo che è sul filone di "Fast and Furious", solo un gradino sopra per interpreti e sceneggiatura.

Anjelina Jolie ("Io per una Testarossa vado fuori di testa") con i rasta biondi vale quasi tutto il film, ma questo è un altro discorso.

Il film, in assenza di storia, è pregno di azione, velocità, esagerazioni, movimento e, cosa più importante, di auto. Ce ne sono veramente di tutti i tipi: Ferrari, Jaguar, Porsche, Mercedes, Ford Mustang, Lamborghini, BMW. Già, la Mustang, l'unicorno (animale incatturabile!?) di Rendall Memphis Raines, la Shelby GT 500 del 1967 che occupa l'ultimo quarto di film con una fuga rocambolaesca dalla polizia lungo le strade della California.

Certo, non si spiega come i detective con le auto di servizio riescano a tenere dietro a una Mustang che ha almeno 500 cavalli, ma tant'è. L'inseguimento, ad ogni modo, è spettacolare ed avvincente, furibondo, ricco di azione.
Il finale: caramelloso. Al solito.

Remake del film omonimo (in italiano Rollercar, 60 secondi e vai!, 1974) scritto, diretto e interpretato dallo stunt-man H.B. “Toby” Halicki, morto in un incidente nel 1989 mentre girava il seguito del suo primo film.