REVENGE - VENDETTA

Messico. Emotivamente distrutto l’aitante pilota Jay Cochran (Kevin Costner), ennesimo reduce della guerra maledetta del Vietnam, dopo l’ultima missione in jet.

Gettata alle ortiche l’ormai detestata divisa, va a ritemprarsi nella smisurata fazenda di un miliardario e corrotto politicante, l’antico amico Tibey Mendez (Anthony Quinn).

La peppa! Che mogliettina sexy, Miryea (Madeleine Stowe), ha il mio vecchio amico, quasi quasi la provo, tanto più che anch’io le piaccio.

Ma i due impulsivi amanti, travolti dalla passione dei sensi, fanno veramente poco per nascondere il tutto e il marito, vetusto ma non rimbambito, che ha presto sentito odore di corna, li coglie, ahiloro, in flagrante.

Tremenda vendetta e terribile controvendetta.

Robusto e a suo modo avvincente fotoromanzo in carta patinata del regista Tony Scott, ritenuto, a torto, il fratello meno dotato di talento (l’altro è il famoso Ridley).

REVENGE - VENDETTA, girato all'insegna di eros e thanatos, scorre torrido mescolando gli ingredienti, in dosi da elefante, per la verità, di sesso e violenza, orgoglio e tradimento tra un bacio infuocato e una coltellata, un abbraccio focoso e una fucilata, una sana scopat (beep) e un’atroce tortura.

Il bel Kevin Costner, alquanto monoespressivo nella circostanza, prima di ballare con i lupi, si fa tutto un film in primo piano.

All’epoca venne additato come il nuovo Gary Cooper. Il tempo trascorso ci aiuta a dirlo: un paragone da querela.

Stupenda Madeleine Stowe.