WALL-E

New York, duemilaequalcosa. Gulp!! A furia di provarci e riprovarci nientemeno la razza umana ci è riuscita.
No! Non con il tricchettracche nucleare, ma semplicemente sommergendosi di rifiuti, che neanche ai bei tempi del Viceré Bassolino e Rosetta Iervolino a Napoli.

Secondo quella famosa legge “se una cosa può degenerare degenera”, come possono con sicumera affermare i pasdaran ambientalisti, affacciandosi dalle finestre del loro mega loft il cui mega riscaldamento produce una mega quantità di gas serra.
E immagino che qualche “sincero democratico” vorrà graffiarmi per questo.
Ho abbattermi con le cannonate della retorica.

E Wall-e è l’ultimo robot rimasto sulla terra dopo che gli esseri umani l’hanno abbandonata perché ormai inospitale. Il robottino operatore ecologico più indaffarato del pianeta (bella forza, c’è rimasto solo lui nda) continua a fare quello per cui è stato prodotto perché gli umani si sono dimenticati di spegnerlo.
E lui va avanti così da 700 anni: comprime e ammassa, ammassa e comprime rifiuti.

Ma intanto ha sviluppato una sua personalità... E' curioso, intelligente...e solo!

Guarda e riguarda un vecchio film d’amore in vhs ("Hello, Dolly!" di Gene Kelly), scrutando il cielo e sognando un domani migliore.

E cchè ti capita un giorno? Che questo domani migliore si materializza dal cielo sotto forma di un altro robot, Eve (cioè Eva, capito?), robot di ultima generazione, più moderno e programmato per cercare forme di vita sulla terra.

Sarà colpo di fulmine!!! ma il loro incontro è destinato a essere ancora più importante.

Wall-e né è subito conquistato, dicevamo, e lo(a) segue sull’astronave madre,Axiom, che ha la forma che richiama una nave da crociera, un’immenso villaggio vacanze su cui la razza umana, non più abituata alla minima fatica, viene servita, in tutto e per tutto, da robot-badanti. Nell’attesa che arrivi il gran giorno.

Chiaramente lì il nostro, per effetti dei comportamenti “umanizzati” di Wall-e, porterà scompiglio e inconsapevole “caos”, insieme ai robot difettosi, nel suo percorso di avvicinamento all’amore.Si! Perché gira che ti rigira Andrew Stanton, il regista di questo film di animazione, mette in scena una classica, se vogliamo, “tempesta amorosa”, con il romanticismo e l’umanità di certe scene che spuntano tra tanto tecnologico metallo

Metallo di macchine che sono centrali (lo spunto è chiaramente quello di “2001, odissea nello spazio”) nella società venutasi a creare, con proprie “direttive”, in un flusso di accadimenti che è autonomo (come binari che scorrono affiancati per larga parte del tragitto) dalla vita degli umani, che vengo salvati solo in maniera casuale, come risultato finale ma non fondamentale.
Wall-E assomiglia ad un binocolo. L'idea è venuta al regista mentre stava guardando, con un binocolo appunto, una partita di baseball.
Eve invece è ispirata ad un prodotto della Apple: forme arrotondate e un display...

Gli sceneggiatori hanno studiato e messo in pratica le previsioni sul futuro che gli scienziati della Nasa hanno fatto negli anni 50 e 60.

"Ho imparato che per essere profeta basta essere pessimista".