QUALCOSA E' CAMBIATO

New York. L’apprezzato autore di romanzi sentimentali Melvin Udall (Jack Nicholson) soffre di turbe maniacali al punto da cambiare due saponette quando si lava le mani e saltellare per strada nel terrore di mettere il piede tra due fessure del marciapiede.

In perenne lite col vicinato, in particolar modo col dirimpettaio pittore gay Simon (Greg Kinnear) e il suo cagnolino, trova comprensione solo nella cameriera di snack bar Carol (Helen Hunt), che lavora appunto nel locale dove si reca ogni giorno a mangiare.

La ragazza ha un bimbo che soffre d’asma cronico e il misantropo interviene pagando l’onerosa parcella del luminare destinato a guarire il piccolo.

E diventa anche amico dell’artista, ridotto sulla sedia a rotelle dopo un aggressione, e della sua bestiola. Grazie a loro e alla cameriera, di cui s'innamora, il misantropo subisce una metamorfosi, cioè guarisce.

Piacevole, anche se tirata un po’ per le lunghe, commedia comico sentimentale diretta da James L. Brooks, dove le situazioni rosa ondeggiano tra umorismo e tenerezze e i dialoghi brillano grazie all’apporto di un paio di battute memorabili (una è: "Ma come fa a descrivere così bene una donna? Penso ad un uomo, e tolgo autorevolezza ed affidabilità").

Il tutto concentrato in un Oscar a testa ai due eccellenti protagonisti, l’istrionico patentato Jack Nicholson e la spigolosa ed espressiva Helen Hunt, degna complice.

Nel cast anche Cuba Gooding jr.