SUPERMAN

Prima che il pianeta Krypton si dissolva per sempre, il presidente JorEl (Marlon Brando) deposita il figlioletto in un missile stellare e lo invia in fasce sulla terra.

Il bambino,dotato di tremendi poteri, cresce e prende le sembianze di Superman (Christopher Reeve) fornito di tutina rossa, la S sul petto e ampio mantello azzurro.

A New York si trasforma nel giornalista Clark Kent, un po' tonto, ed entra nella redazione del Daily Planet, dove fa coppia con la bella collega Lois Lane (Margot Kidder).

Appena la ragazza si volta, il nostro rimette la divisa da supereroe per la resa dei conti con il cattivo Lex Luthor (Gene Hackman).

Insomma combatte il male e difende il modo americano di vivere.

Nato nel 1933 come personaggio di fumetti, ideato da Jerry Siegel e disegnato da Joe Shuster, famoso dal 1938, passato alla radio, ai cartoon e a interminabili serial cinetelevisivi, ribattezzato Nembo Kid da Mondadori dopo il 1954, l'eroe di cartone ritorna in un film da 40 milioni di dollari (ne incassò 82 soltanto in USA), costato 4 anni di lavoro e dedicato alla memoria del celebre operatore George Unsworth (1914-78).

Per ottenere con questo SUPERMAN un fumettone ingenuo e prolisso, che diverte poco, tra acrobazie tecnologiche e sorrisi a denti stretti. Diretto da Richard Donner.

Il povero Christopher Reeve, scomparso dopo terribili e lunghi anni sulla sedia a rotelle, è poderoso quanto insulso con quel sorriso prestampato in viso.

Vantava 2 record: i 3 milioni di dollari pagati a Marlon Brando per un'interpretazione di 10 minuti e i titoli di coda che durano 7 minuti e mezzo. Sono stati superati. Oscar straordinario per gli effetti speciali a Colin Chilvers.