IL MANDOLINO DEL CAPITANO CORELLI

Cefalonia (Grecia), 1940. Nell'isola occupata dai nazisti, con in comando il galante capitano Weber (un soldato, invece che nazista), arriva il contingente italiano del capitano Antonio Corelli (Nicholas Cage).

La fiera Pelagia (Penelope Cruz), figlia del ben più sagio e prudente medico condotto Iannis (John Hurt), dopo l'iniziale diffidenza, si innamora del sensibile ufficiale italico, che maneggia meglio il mandolino della pistola, che nel frattempo le si è insediato in casa, ma non può lasciarsi andare nelle braccia dello stesso.

E' già fidanzata con il partigiano analfabeta Mandras (Christian Bale), che si è fatto curare dalla mamma Drosoula (Irene Papas) ed è lesto lesto tornato tra le fila dei partigiani.

Ed ecco la tanto attesa notizia dello sbarco alleato in Sicilia.

E' l'inizio dei tormenti dei nostri soldati (come sempre con direttive "all'italiana". Cioè nessuna direttiva): se noi ci arrendiamo, che faranno i germanici?

IL MANDOLINO DEL CAPITANO CORELLI è un appassionato melodramma sentimental-bellico tratto dal romanzo di Louis de Bernières e diretto dall'inglese John Madden che cavalca a suo piacimento (alla grossa nda) il quadro storico della nota vicenda dell'8 settembre del '43 quando i soldati italiani consegnarono le armi e furono poi trucidati dai nazisti.

Sentimento, amore, separazione e accorato-strappalacrime ritorno finale. Con padre medico saggio e italiani che girano sui camion sempre cantando: La donna è mobile, Giovinezza giovinezza, Santa Lucia.

Oltre alla necessità di un pò di sintesi e pur in un contesto edulcorato e fasullo (nessuno, per esempio, è meno italiano del monoespressivo Cage) un gradino sù la fiammeggiante Penelope Cruz.