BIRTHDAY GIRL

John Buckingham (Ben Chaplin) è un suddito di Sua Maestà britannica. Questo non è il suo problema principale. Giovane, ma non più di primo pelo. Diciamo trentenne. Diciamolo. Onesto, tristanzuolo, compassato, abita in una villetta squadrata e tranquilla (con il prato. Avete indovinato: all’inglese! Ho sempre detto che ho lettori nella blogosfera molto svegli), annegata nella provincia squadrata e tranquilla del reame suddetto. Come la vita che tira via squadrata e tranquilla. Un giorno via l’altro. E l’altro ancora. E l’altro ancora…

Insomma lo stesso livello di verve di Ciccio Rutelli dopo la TRAMVATA romana.

Lavora in banca, da dieci anni, allo sportello, senza mostrare nessuna qualità particolare se non quella di non avere qualità. Ottima ed apprezzata qualità , per un lavoro del genere.
Con una collega che aspetta e spera che lui si accorga della sua presenza.
Di come lei lo osservi cercando di non spiegazzarlo.
Di come ha immaginato la vita con lui.
Viso a viso eppure sideralmente lontani.
Nonostante l’età non ha la ragazza. O la moglie, se preferite la versione teo-dem.

Possiede (uh!…che strano verbo parlando di donne) invece l’armamentario classico dell’uomo solo. Vhs e riviste porno, qualcuna intinta anche nel sado-maso, così per non farsi mancare niente. Immaginiamo anche la presenza di un simulacro plastico di corpo di donna (volgarmente detta “bambola gonfiabile”).
Poi, un bel giorno (”che ti salta in mente, John?”) fa quello che gli uomini, a tutte le latitudini, dalla Patagonia ai boschi del Canada, dagli Appennini alle Ande, dal Manzanarre al Reno ect ect, chiamano in un solo modo: ERRORE.

Decide di ordinarsi una moglie attraverso quel buco nero chiamato Internet. Russa.
Tra i mille visi e corpi e voci e maschere, sceglie.

Il pacco… ehm… la donna (Nadia) ha il viso e la sublime inespressività di una bruna Nicole Kidman. All’aeroporto John trova il suo sorriso nella nebbia. Fino a quando non si accorge che la bella parla solo russo.
Tantosto, come sarebbe necessario, non ha il coraggio di mandarla indietro, già perduto negli occhi (e non solo) meravigliosi di lei. Catturato. da quella che è subito diventata la sua “compagna di giochi”. Amore mi sembra troppo per l’occasione. In verità amore mi sembra sempre troppo.

Gli errori, dicevamo. Gli errori di norma portano guai. Russi. Che si materializzano nel giorno (pare) del suo compleanno e hanno l’aspetto sgangherato ( a prima vista) di Alexei (interpretato dal Sig. Bellucci, Vincenzo Cassel) e Yuri (il poliedrico Mathieu Kassovitz).

Trattasi di evidente tresca di mascalzoni. In combutta con la bella. Seguirà rapina in banca effettuata da John, a cui viene fatto credere che la sua bella è in pericolo. Poi la latitanza, dove John capirà che i morsi della fame sono dolorosi quanto le spine nel cuore.

E’ un film a lieto fine. La trama non è il massimo dell’originalità. E il messaggio è abbastanza chiaro: non fidatevi degli sconosciuti.

Tensione vicina allo zero.

Il film dà una speranza a tutte le donne che aspirano a fare l’attrice. Se ce l’ha fatta Nicole (Kidman)!!
Al netto delle sue chilometriche gambe, ovviamente.
Guardatelo. Se il dvd vi sbatte contro.