L'AMICA DI MIA MADRE

Colombia. E' rimasto solo in casa con la servitù il viziato fancazzista diciassettenne Billy (Roberto Cenci), nel pieno delle sue tempeste ormonali.

Mentre la mamma è volata in giro per il mondo per correre dietro qualche bell'uomo, è arrivata in casa come ospite una splendida donna di mondo, la parigina, bionda e sensuale Barbara (Barbara Bouchet).

Io con questa ci provo.

Il giovincello ha già avuto qualche primo insegnamento dalla verace e ruspante Andrea (Carmen Villani), anche se l'attraente bionda spesso lo lascia sul più bello.

Che tocchi proprio all'elegante amica di mamma il compito di svezzare il latin lover in erba?

L'AMICA DI MIA MADRE è una tremenda, insalvabile commedia erotica, che sfodera battute (diciamo così) come questa “San Gerolamo da Crotone, che gli scappava la frizione” (pure col pronome relativo sbagliato...).

Insopportabile il piatto Cenci (fisico e recitazione nda), indicibile e senza logica la trama.

Si salvano il bellissimo volto (e non solo...) della magnifica Bouchet e le poppe della casareccia Villani, già lanciata (nel coevo LA SUPPLENTE) sui grandi schermi, con particolare attenzione puntata sul suo notevole fisichetto (valorizzato dall'abbondanza di circonferenza toracica).

Non c’era bisogno di subire il film, per conoscerne la qualità.

Girato in Colombia tra scimmie, pappagalli, palme, folklore e gli esecrandi combattimenti tra i re dei pollai. Senza dimenticare una penosa parodia dei riti voodoo a sfondo erotico.

Da evitare con la massima cura.