PATIENT ZERO

Pianeta Terra, giorni nostri. Una pandemia globale senza precedenti ha ridotto l'umanità al lumicino ed è stata la causa per l'evoluzione di una nuova specie.

Una forma aggressiva della rabbia trasforma gli infetti in predatori, dediti alla violenza.

In una base sotterranea, un manipolo di sopravvissuti cerca di individuare il "paziente zero" per mettere a punto un vaccino.

La dottoressa Gina Rose (Natalie Dormer) si sbatte nella ricerca avvalendosi di un sopravvissuto, Morgan (Matt Smith), inspiegabilmente rimasto umano dopo i morsi e dotato della capacità di parlare la loro lingua.

Troverà Morgan il modo di trovare una cura per salvare la moglie infetta e l'umanità?

PATIENT ZERO è l'ennesimo horror simil-zombico da pochi centesimi.

Se l'inizio può essere considerato minimamente interessante perché delinea un psicologia degli infettati diversa dal solito, lo svolgimento della trama non è altrettanto originale.

Si scivola nel più banale trito e ritrito, perfino nel noioso, con gli ultimi venti minuti che si trasformano in un ridicolo dramma sentimentale.

Quanto al cast, la presenza di un attore del livello di Stanley Tucci come specchietto acchiappa citrulli aggrava la situazione, mettendo ancora più in risalto il dilettantismo dei colleghi.

PATIENT ZERO è da evitare come la peste.