NATI STANCHI

Sicilia. I nullafacenti Salvo (Salvo Ficarra) e Valentino (Valentino Picone) vivono in famiglia al paesello, rinviando di continuo le rispettive nozze.

Non hanno lavoro. L'intenzione (fasulla) sarebbe quella di procurarsene uno. Ma la pigrizia è tanta.

Però, per salvare la faccia occorre almeno partecipare a concorsi e selezioni.

Quindi, controvoglia e sotto le spinte dei familiari, partono per Milano, attirati più dalle discoteche che dal concorso per bibliotecario, sottobraccio un pacco (di dolci) spedito dal riverito Don Ciccio Milazzo (Luigi Maria Burruano) a un amico importante.
Scambiati per due mafiosi, chiariscono l'equivoco, ma la brutta notizia arriva via posta dal Ministero: hanno superato l'esame.

NATI STANCHI è una striminzita ma moderatamente divertente commediola scritta e interpretata da Ficarra & Picone, comici (surreali) di matrice televisiva lanciati dall'Ottavo nano e da Zelig, e che quindi segnò il loro esordio al cinema.

Bisogna ammettere che i due sono alle prese con personaggi che ricalcano quelli già interpetati sul piccolo schermo: lo sforzo è dunque minimo e il risultato non è da far gridare al capolavoro ma il tandem cabarettistico sembra comunque una spanna più su dei tanti clleghi che hanno tentato il salto (mortale) dal cinema alla tv.

Simpatico e leggero ma soprattutto senza volgarità: forse non è poco.