BURLESQUE

La bionda Ali Rose (Christina Aguilera) ha pochi soldi e una grande ambizione: lasciare la provincia americana per vivere il sogno americano.

La cocciuta ragazza lascia cosi su due piedini il pub nello Iowa per correre a Los Angeles.

Ha la fortuna di capitare al momento giusto nel sofisticato teatro di varietà Burlesque, dove fa subito amicizia col piacente barman Jack (Cam Gigadet), pronto ad offrirle anche un divano (sia chiaro, solo quello) per la notte.
La disinvolta ragazzotta conquista al volo anche la proprietaria, la ruvida ma generosa Tess (Cher), cantante e creatrice dei numeri di danza che ogni sera infiammano il palcoscenico del Burlesque Lounge.

Arruolata come cameriera, Ali sogna di calcare il palco, di indossare piume e paillettes e magari far innamorare Jack, il barista dal cuore d'oro e il volto amabile che scrive canzoni mai pronte.

Il licenziamento di Nikki, la bizzosa prima ballerina sempre ubriaca, e la gravidanza inaspettata di un'altra dancer sembra aprirle la strada mentre l'indebitata Tess teme di dover svendere il club al fascinoso Marcus Gerber (Eric Dane). Nonostante il gran aiuto del fedele manager Sean (Stanley Tucci).

Riuscirà la new entry dall'ugola d'oro a sollevare le sorti del locale?

BURLESQUE è una gracile commediola romantico-musicale, piuttosto elegante nella confezione, ma di rara inconsistenza nell'intreccio. Una storiella dalla trama impalpabile che ricorda troppo una miriade di filmini tutti uguali, con una giovane e decisa lei che arriva dalla provincia, lotta, soffre per conquistare un posto in prima fila e alla fine trova anche l'anima gemella.

Il tutto cosparso da una serie interminabili di canzoni e balletti, con Christina Aguilera, bella, bionda e perfettamente acconciata fin dalla prima inquadratura, brava quando gorgheggia, tremenda quando tenta di fare l'attrice.

Si salvano le musiche, non tutte, e l'interpretazione di Stanley Tucci (che, tuttavia, non ha dovuto fare altro sforzo che rientrare nei panni del suo personaggio ne IL DIAVOLO VESTE PRADA).

Nota per Cher, ancora in gambe oltre i sessanta: una lezione di classe e sensualità.