NIGHTWATCH

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Usa. Un pò di fifa ce l'ha lo studente di legge Martin Bells (Ewan McGregor), ma i soldi, per mantenersi agli studi, gli fanno comodo.
Poi, pensa, chissà se il mio anziano predecessore avrà davvero visto i fattacci di cui mi ha raccontato.

Così accetta il lavoro di guardiano notturno dell'obitorio, nonostante le perplessità della graziosa fidanzata Katherine (Patricia Arquette), che s'infuria appena l'amicone James presenta al suo ragazzo la giovane squillo Joyce.

Proprio la sesta vittima del sadico killer di prostitute, un necrofilo che ha l'abitudine di cavare gli occhi alle sue vittime, su cui indaga con flemma lo sciroccato ispettore Cray (Nick Nolte).

E il povero, innocentissimo, studentello di legge finisce al primo posto nella breve lista dei sospetti autori degli omicidi.

Sorpresissima.

NIGHTWATCH, disordinato, macabro, lugubre e perverso giallo-horror,  rappresenta lo strano caso di un remake a distanza ravvicinata di un film (Nattewagten, 1995), campione d'incassi in Danimarca e diretto dallo stesso regista.

Con l'indubbio merito di limitare al minimo gli effettacci con le consuete cascate di sangue finto riuscendo comunque a creare una discreta tensione (il primo giro col vecchio custode, l’alito, la scena del campanello).

Nel clima di terrore inutile cercare motivazioni o logica: è un'illusione cercare di spiegare razionalmente il dilagare del male.