INFILTRATO SPECIALE

Alcatraz (California). Sasha Petrosevich (Steven Seagal), agente dell'FBI infiltrato in un'organizzazione criminale, viene ferito durante un agguato e, per non far saltare la copertura, decide di farsi incarcerare insieme al capo della banda nel supercarcere di fronte a Frisco, riaperto con spreco di tecnologie assortite.

Tra le sbarre c'è un detenuto prossimo alla sedia elettrica che conosce il nascondiglio di un malloppo niente male: duecento milioni di dollari, in oro.

All'interno della struttura però, penetra un'altra banda, composta da criminali feroci e addestrati, tra cui una donna comandati dal diabolico Donny, ex agente dell'Fbi.

Gli agenti dell'FBI sono impotenti, ma i cattivoni non hanno fatto i conti con l'erculeo infiltrato.

Così Petrosevich, con il rischio di perdere la copertura faticosamente conquistata, si mette a capo dei detenuti per respingere l'invasione.

INFILTRATO SPECIALE è un fragoroso film d'azione che gronda testoterone, con una pedante colonna sonora a tempo di rap e attori ultrapompati, scarso clone di THE ROCK.

Se si aggiunge che l'atletico agente FBI è il cinquantaduenne imbolsito Steven Seagal, con l'inseparabile codino e qualche chilo di troppo, si raggiunge il parodistico, visto che non è solo la carta d'identità contro il protagonista.

Nonostante ciò, la pellicola ha avuto un discreto successo in patria, indice del fatto che il popolo americano è, ultimamente, davvero molto confuso, vista lo spreco di combattimenti e sparatorie tappavoragini di sceneggiatura.