FACILE PREDA

Miami. La bella avvocatessa Kate McQuean (Cindy Crawford) è colpita di striscio da una pallottola vagante.

Un incidente? 

Poco probabile visto che le fanno saltare la casa (e la nostra bella se la cava tuffandosi in piscina).

Così non ci vuole molto per collegare gli attentati alla sua professione, in particolare alla richiesta di sequestro di una nave.

E’ una squadraccia di ex agenti del KGB, guidati dal gelido colonnello Kazak, ora annidato a Cuba, a volerla morta.

Per fortuna a vegliare sulla bellona viene messo il baldo ispettore della sezione omicidi Max Kirkpatrick (William Baldwin): scappa con me e ti salverai.

FACILE PREDA è un fragoroso (l’azione è frenetica) poliziesco di fattura assai mediocre costruito in gloria della supermodella Cindy Crawford al suo esordio sul grande schermo.






L’accorto regista Andrew Snipes non la far parlare molto, limitandola a farle cambiare maglietta spesso, purchè di qualche taglia inferiore alla sua (strizzatette, insomma), per valorizzare le veri doti.