NUOVO CINEMA PARADISO

Roma. Da trent’anni Salvatore De Vita (Jacques Perrin), cineasta di successo, ha lasciato il paese natale, (l'immaginario) Giancaldo in Sicilia e non è più tornato.

Una notte apprende la notizia, apparentemente insignificante, della morte di “un certo Alfredo”.

Ed è così che si mettono in moto i ricordi...

La seconda guerra mondiale è finita da poco. Il piccolo Totò (Salvatore Cascio) attende invano con mamma che papà torni dal fronte e intanto si ritempra al cinema, più esattamente nella cabina di proiezione dove il burbero, ma tutto sommato generoso Alfredo (Philippe Noiret) gli insegna i primi trucchi del mestiere, oltre che alimentare la sconfinata curiosità e la voglia di sognare del giovane discepolo.

Un giorno la saletta prende fuoco e a stento il bambino riesce a mettere in salvo il maturo amico che però perde la vista.

Proprio a Totò (e chi altri ...) tocca prendere il posto nel ricostruito, grazie anche al contributo del partenopeo uomo d'affari Spaccafico (Enzo Cannavale) Nuovo Cinema Paradiso.

Fino al servizio di leva e al rientro a casa. Ed è proprio Alfredo, un padre più che un amico visto quanto ha contato nella sua vita,  a spingerlo, quasi obbligarlo, con amore, a cercare il futuro altrove.

Ma il cuore, alla notizia del funerale, lo richiama a casa...

NUOVO CINEMA PARADISO  di Giuseppe Tornatore è sicuramente uno di quei film (un meta-film per la precisione) da guardare almeno una volta nella vita, soprattutto per quelli come me che si divertono a parlarne (di cinema).

Storia sommessa e lieve di un'amicizia e di una vocazione, una splendida favola dal sapore dolce e in cui l'amore per la settima arte trasuda da ogni singolo dettaglio, da ogni fotogramma.


 Oscar 1989 per il film straniero e 2° premio a Cannes.