Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto


Sardegna. Sullo yacht con gli amici l'arrogante riccona milanese, la bionda e piacente Raffaella Pavoni Lanzetti (Mariangela Melato) maltratta la ciurma, rendendosi odiosa al collerico mozzo Gennarino Carunchio (Giancarlo Giannini), siciliano e comunista.

Usciti su un gommone, i due naufragano su un'isola deserta, dove il proletario si prende la rivincita sull'impaurita borghese, fino a trasalire alle istanze sodomitiche della signora.

Divertente, graffiante e paradossale commedia di costume di una Wertmuller in gran forma. Anche se non si può chiederle misura e buon gusto e nemmeno simpatia per i borghesi (come lei).

Se la Melato è una grandiosa e sexy bifolca neoricca, Giannini è un perfetto lavoratore imbufalito, due attori (in stato di grazia) che conferiscono piena dignità di personaggi a semplici stereotipi.




Un film che rimane nella memoria e porta l'appellativo di "bottana industriale" nel prontuario delle battute da ricordare.

Notevoli i ricchi, sullo yacht, che leggono "L'UNITÀ"...