THE WOLF OF WALL STREET

New York, ottobre 1987. Riparte da zero lo sfrontato, ambizioso e famelico broker cocainomane Jordan Belfort (Leonardo Di Caprio).
Iniziato alla 'masturbazione' finanziaria da Mark Hanna (Mattew McConaughey), yuppie di successo col vizio della cocaina e dell'onanismo, era stato digerito e risputato da Wall Street lo stesso giorno in seguito al collasso del mercato.

Così in un magazzino periferico fonda la Stratton Oakmont  e grazie ai titoli spazzatura fa soldi a palate con il socio Donnie Azoff (Jonah Hill).

Ferrari, (tante) squillo, (tanta) coca, yacht.

Scarica la moglie e si prende la vamp bionda (Margot Robbie), che non tarda a regalare due eredi al suo regno poggiato sull'estorsione criminale dell'alta finanza e la ricerca sfrenata del piacere.

Ma ogni sbornia adrenalinica ha il suo risveglio. Perduti moglie, amici e rotta di navigazione, Jordan si infrangerà contro se stesso, l'inchiesta dell'FBI e la dipendenza da una vita 'tagliata' con cocaina e morfina.

THE WOLF OF WALL STREET, tratto da una storia vera, è un nevrotico, avvincente ed esagerato kolossal diretto da Sua Maestà Martin Scorsese, che racconta in maniera sopraffina la scalata al potere di un mago (fasullo) dell'alta finanza.

Benissimo incarnato da un superlativo Leonardo Di Caprio, isterico e repellente ritratto di un vincente a tempo determinato nel mondo della finanza predatoria, marcio fino al midollo.

Alla quinta collaborazione Scorsese e Di Caprio si conoscono talmente bene che l'uno sa bene cosa vuole l'altro ancor prima di aprire bocca. E questo ovviamente giova non poco al film, che già di suo è valido sotto ogni aspetto.

La struttura del film richiama quella di QUEI BRAVI RAGAZZI.



Ben tre ore (che scivolano via veloci) eccessive in tutto, dai nudi patinati, al sesso, alle sniffate, fino ai fiumi di turpiloquio.

Presente in THE WOLF OF WALL STREET una bella selezione di hit musicali che non rifugge gli snobbatiSSimi (nei rispettivi paesi) Umberto Tozzi e Plastic Bertrand.

Spassoso.