
La ragazza, figlia dei ristoratori da cui l'insegnante ha preso alloggio, ricambia le attenzioni del nuovo ospite, respingendo con fastidio la corte serrata del ricco palazzinaro Alberto Serra (Eduard Fernandèz), che invece i suoi genitori vorrebbero come genero.
La passione si materializza in un bebè in arrivo, con pronto matrimonio riparatore.
Ma un brutto giorno Ulises prende la barca per andare a pesca di tonni per la sua bella. La barca torna da sola.
Passa qualche anno e la vedovella si risposa con l'ostinato spasimante di un tempo: la signora fa la bella vita, tra piscina, palestra e macchine costose.
Sorpresissima al telefono.
SON DE MAR, del pretenzioso regista spagnolo Bigas Luna, è un bizzarro e infuocato drammone sentimentale dalle ambizioni alte (un infoiato Omero moderno), la storia di un'inarrestabile frenesia amorosa, che fa leva sui sensi e qualche stramberia (il coccodrillo?).
Per la prima mezz’ora, il film si muove con grazia, accompagnandoci a seduzione del bel professore da parte della fresca ma disinibita Martina: lei ancheggia, ozia, succhia arance, stende i panni (biancheria, soprattutto).

Il tutto infarcito di riferimenti culturali gratuiti (Omero!) che accompagnano l'invidiabile maratona orizzontale.
Il cast: lui belloccio e inespressivo, Leonor Watling, un viso dalla bellezza semplice ma un fisico molto sensuale, si riscatta quando si spoglia.