
Trovata miracolosamente la pozione, non senza sparatorie ed inseguimenti, per evitare ulteriori guai scappa con la sexy cantante Willie Scott (Kate Capshaw), promuovendo a guida il cinesino Short Round.
E via verso l'Himalaya e l'India lussureggiante e misteriosa alla ricerca di una rara e sacra pietra preziosa, pietra magica che vale una miniera. D'oro.
INDIANA JONES E IL TEMPIO MALEDETTO, a cura di quel fantasioso inventore di cinema che è Steven Spielberg, è il prequel di "I predatori dell'arca perduta" (1981) con qualche punta di sadismo in più, più tenebroso e cupo.
Un vero e proprio collage di citazioni del cinema avventuroso di serie degli anni '30 e '40, riscattato da un allegro e pimpante senso dello spettacolo.
Ogni sequenza una trovata, una sarabanda di avvenimenti da togliere il fiato e un senso molto fisico dell'avventura.
Insomma si corre a perdifiato sull'ottovolante dell'immaginazione tra mirabolanti avventure, incontri mostruosi e pericoli da brivido.
Molto bella la Capshaw.